Care amiche e cari amici italiani,
ogni anno rinnoviamo con tutti voi
la commozione e il dolore per quanto accadde l’estate del 1956 a Marcinelle, la
più grande tragedia in una miniera europea, con 262 vittime. Tra loro, 136
italiani e proprio per coltivare nel tempo la memoria di quel dramma l’8 agosto
è stato proclamato “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano
nel mondo”.
Ricordiamo oggi non solo i
connazionali, tra cui molti giovani fuggiti dalla povertà e alla ricerca di una
vita migliore, che 58 anni fa al Bois du Cazier persero la vita, ma tutti gli
italiani che con il loro impegno e il loro sacrificio hanno diffuso nel mondo
l’immagine migliore del nostro paese.
La nostra Costituzione riconosce,
sin dal suo primo articolo, il Lavoro come principio cardine della Repubblica
Italiana, fondamento della dignità di ogni persona.
La tragedia di Marcinelle ci
richiama all’impegno comune per garantire a tutti migliori opportunità di
lavoro e garanzie di sicurezza. Questo principio diventa oggi ancora più
stringente e ci chiama a trovare soluzioni adeguate di fronte a una crisi che
spinge di nuovo molti Italiani a cercare all’estero un presente e un futuro
migliore.
Il ricordo di Marcinelle deve però
indurci a riflettere anche su quanti partono oggi per l’Europa da Paesi
lontani. Per molti di loro il sogno di una nuova vita dignitosa e in pace
finisce già lungo il viaggio nel Mediterraneo. Anche per quei giovani, quei
bambini talvolta, l’Italia è oggi impegnata a mettere a punto, insieme al
resto dell'Europa, risposte efficaci.
L’emigrazione resta una pagina
fondamentale della nostra storia. Gli Italiani all'estero sono, oggi come ieri,
una risorsa preziosa tanto per l’Italia quanto per i Paesi in cui vivono.
Ricordando oggi il sacrificio di
tanti italiani nel mondo, è anche questo che celebriamo: il grande patrimonio
di cultura, crescita economica e, permettetemi di dirlo, anche di valori che
abbiamo portato nel mondo.
E’ con questo orgoglio che rivolgo
a tutti voi, cari amici italiani, il mio ringraziamento e i miei più affettuosi
saluti.
Federica Mogherini
FONTE : Ministero degli Affari Esteri